1848 – 1897
1848 – 1870 – Durante gli anni del nostro Risorgimento, Molinella è attraversata da forti sentimenti mazziniani, repubblicani, liberali, garibaldini, democratici e internazionalisti.
1882 – 1883 – Sorgono il primo Comitato e il primo Circolo democratico-socialista-repubblicano di Molinella.
1884 – Nasce la Cooperativa Mandamentale degli scariolantidi Molinella e Budrio.
1889 – Per iniziativa di Giuseppe Massarenti e Luigi Ploner, viene fondata la Società Democratica di Molinella idealmente collegata ad Andrea Costa, alla Società Operaia di Bologna e alla Lega Socialista Milanese.
L’11 luglio 1892 Giuseppe Massarenti fonda le Leghe Operaie Sindacali e nel mese di agosto dello stesso anno a Genova viene fondato il Partito dei Lavoratori (in seguito Partito Socialista). Tra i delegati fondatori anche il giovane studente Giuseppe Massarenti.
1893 – La Lega di Resistenza di Molinella vara la prima moderna piattaforma rivendicativa dei braccianti ed entra nella storia del movimento sindacale nazionale.
Inverno 1895-1896 Sorge la Coop. di Consumo di Molinella.
1897 – Elezioni comunali. Stravince la lista guidata dai socialisti. Viene costituita una Giunta comunale di Concordia tra liberali e socialisti.
1897 – La Lega di Resistenza di Molinella conquista il primo contratto di lavoro per il bracciantato.
1897 – 1898 – S’impongono le risaiole di Molinella che entrano nella leggenda.
1900 – 1914
1900 – Elezioni comunali. Si afferma la lista socialista. L’Avv. Luigi Ploner, è il primo Sindaco socialista di Molinella.
1901 – A Bologna, sorge la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra (Federterra) protagonista il contributo della Lega di Molinella.
1904 – 1907 – A seguito di lotte, la Lega di Molinella riesce a conquistare la giornata lavorativa di 8 ore nella stragrande maggioranza delle aziende agricole.
1905 – Viene costituita la Coop. Agricola di Molinella.
1906 – Elezioni Comunali. Vince la lista socialista. Giuseppe Massarenti viene eletto Sindaco.
1906 – 1908 – I mezzadri di Molinella aderiscono in massa alla Lega. È il primo caso del genere in Italia.
1907 – 1908 – Le Leghe (anche denominate Organizzazioni Operaie di Molinella) conquistano l’Ufficio di Collocamento.
1906 – 1914 – Cresce e si consolida il movimento socialista riformista molinellese. Si rafforza e si allarga il welfare municipale. Vengono edificate scuole nelle frazioni e le prime case popolari; viene dilatata l’assistenza sociale,farmaceutica e sanitaria, istituita la refezione scolastica, avviata una vigorosa lotta contro l’analfabetismo e le malattie tipiche dell’ambiente vallivo, ecc. Sono gli anni del grande consenso. Nelle elezioni comunali del 1914 i socialisti, con due liste (una di maggioranza e una di minoranza) conquistano tutti seggi in consiglio comunale. Massarenti viene rieletto Sindaco. Nelle elezioni politiche del 1919, la lista socialista conquista a Molinella il 93,6% dei consensi. Nelle elezioni comunali del 1920 riconquista tutti i seggi del consiglio comunale. Massarenti viene riconfermato Sindaco.
1909 – 1912 – A seguito di poderose agitazioni, le Organizzazioni Operaie di Molinella conquistano, per i coloni, la giusta causa negli escomi. È il primo caso del genere in Italia.
1911 – Al Malborghetto di Molinella, Filippo Turati, Anna Kuliscioff e Giuseppe Massarenti inaugurano il Palazzo delle Cooperative delle Leghe Sindacali.
1914 – A Guarda sanguinoso scontro tra leghisti e crumiri (o liberi lavoratori) dopo che questi ultimi avevano forzato un posto di blocco. Interviene l’Esercito. Segue una dura repressione. Massarenti e i capilega sono costretti a riparare nella Repubblica di San Marino. Per tutta la durata della “Grande Guerra” Molinella è amministrata da Commissari Prefettizi.
1919 – 1937
1919 – Massarenti rientra a Molinella e viene assolto dal Tribunale di Bologna per una serie di reati mossigli dagli avversari politici.
1919 – 1920 – Grandi e vittoriose agitazioni dei braccianti e dei coloni guidati dalle Organizzazioni Operaie di Molinella.
1922 – Il PSI massimalista espelle la corrente socialista riformista. Nasce il PSU (Partito Socialista Unitario) di Giacomo Matteotti e Filippo Turati, al quale aderisce anche Giuseppe Massarenti.
1921 – 1926 – Lo squadrismo fascista si accanisce contro Molinella socialista. Le violenze non si contano. Massarenti, oggetto di una caccia all’uomo, è costretto a riparare a Roma. Tra il 1923 e il 1926 ben 300 famiglie socialiste di Molinella (per un totale di quasi 2000 persone) sono forzate e costrette a lasciare il Comune e a trasferirsi a Bologna, Torino e Milano, o all’estero (Francia in particolare). La stoica resistenza di massa al fascismo e la conseguente diaspora dei molinellesi rimbalzano sui giornali democratici europei e nord americani.
1926 – 1927 – Massarenti e i principali capi della resistenza non violenta molinellese vengono arrestati e confinati.
1937 – Massarenti subisce l’infamia fascista dell’internamento in un manicomio capitolino. Sorte questa spesso riservata ai dissidenti e ai resistenti indomabili nelle dittature di ogni colore politico.
1942 – 1948
1942 – 1945 – A Bologna, Giuseppe Bentivogli, Paolo Fabbri e altri socialisti molinellesi e bolognesi ricostruiscono nella clandestinità il movimento socialista riformista, organizzando la resistenza e la lotta di liberazione.
1945 – L’Italia è libera. A Molinella inizia la ricostruzione del “Movimento” socialista riformista, sindacale e cooperativo, nonché del tessuto economico, politico e civile. Ma è priva dei suoi capi storici. Massarenti, anziano e malato, da Roma chiede giustizia riparatrice, mentre Bentivogli, Fabbri e Calzolari vengono assassinati durante la Liberazione. Si affermano nuovi leaders socialisti: Anselmo Martoni, il Dr. Amedeo Cazzola, Efrem Nobili e Domenico “Gastone” Bentivogli.
1946 – I socialisti di Molinella riaffermano la loro autonomia e il loro riformismo dichiarando di non essere disponibili a fusioni con il PCI fortemente legato all’Unione Sovietica stalinista.
1947 – Il forte contrasto tra massimalisti fusionisti e riformisti autonomisti esplode al Congresso nazionale socialista di Roma e sfocia nella scissione. A Palazzo Barberini, la corrente “autonomista-riformista” guidata da Saragat, che guarda politicamente verso l’occidente democratico, da vita al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (poi PSDI). Martoni e la stragrande maggioranza dei socialisti riformisti di Molinella aderisce al nuovo Partito socialdemocratico. Si apre un durissimo scontro politico tra comunisti e socialdemocratici.
1948 – Elezioni politiche. Il Comitato Pro-Massarenti candida al Senato Giuseppe Massarenti per rendergli la tanto agognata giustizia riparatrice. I socialdemocratici lo votano, i socialisti fusionisti e comunisti, gli negano il voto preferendogli un loro candidato “frontista”. Massarenti non viene eletto. Un atto di ingratitudine che ferisce Massarenti e allarga la definitiva rottura dei rapporti tra socialdemocratici e fusionisti.
1949 – Lo scontro tra comunisti e socialdemocratici si estende anche nel sindacato. Nelle elezioni sindacali locali, la componente riformista o socialdemocratica conquista la maggioranza assoluta dei consensi dei lavoratori iscritti e la guida delle Organizzazioni Operaie Molinellesi. Ma la componente fusionista e comunista si oppone al passaggio delle consegne. Ne nasce un durissimo braccio di ferro con una prima invasione e occupazione delle sedi sindacali, da parte di un migliaio di cigiellini provenienti perlopiù dai comuni limitrofi. In risposta, la a dirigenza socialista riformista proclama la propria autonomia dalla Cgil e da vita alle Organizzazioni Operaie Autonome (O.O.A.) con primo Segretario Comunale Anselmo Martoni. Segue una seconda invasione del territorio comunale di circa dodicimila attivisti comunisti per imporre uno sciopero non condiviso dalle O.O.A. con scontri fisici e decine di feriti nelle campagne e l’intervento delle Celere e della forza pubblica. Muore una mondina colpita da un’arma da fuoco in dotazione all’arma dei carabinieri. La situazione si fa incandescente ma si stempera nei giorni successivi. Nasce, anche per iniziativa di Martoni e altri sindacalisti socialdemocratici e repubblicani, la FIL (Federazione Italiana Lavoratori) che nel 1950 confluisce, assieme alla cattolica “LiberaCgil” , dando vita alla Cisl. Dieci anni dopo le O.O.A. decideranno di aderire alla UIL.
1951 – 1991
1951 – Il socialdemocratico Anselmo Martoni viene eletto Sindaco di Molinella mantenendo ininterrottamente la carica per 44 anni (fino al 1995).
1952 – La Coop. Agricola “G.Massarenti” inizia ad acquistare le prime tenute diventando negli anni ’60 una delle maggiori coop. agricole europee.
1953 – Anselmo Martoni viene eletto per la prima volta Deputato. Sarà in seguito riconfermato più volte, entrando a far parte di vari governi della nostra repubblica.
1960 – Il Sindaco Martoni, d’intesa con la Coop. Agricola “G.Massarenti” e le OOA, dà inizio all’industrializzazione del Comune. Inizia il miracolo economico molinellese che raggiungerà il culmine tra gli anni ’70 e ’80.
1972 – Nasce Il Domani di Molinella, periodico dell’Unione Socialdemocratica Molinellese.
1980 – 1989 – Apice del consenso raggiunto dall’USM: la lista del sole nascente conquista il 51,88% dei consensi nelle comunali e 17 seggi su 30 nel nuovo Consiglio Comunale. Gli iscritti all’USM salgono a 2.123.
1988 – Alexander Dubcek, leader della Primavera di Praga, si reca in visita a Molinella su invito della Coop. Agricola “G. Massarenti” e come atto di riconoscenza verso Anselmo Martoni e i compagni che lo hanno aiutato dopo l’occupazione della Cecoslovacchia da parte dei carri armati sovietici dell’agosto del 1968.
1988 – 1991 – Crisi del comunismo e crollo del muro di Berlino. Il PSDI promuove l’Alternativa riformista. Continua però l’ambiguità del PCI.
1992 – 2015
1992 – 1994 – Fine della Prima Repubblica. Tutti i partiti di governo (DC, PSI, PSDI, PRI, PLI) vengono travolti dalle indagini della magistratura sui finanziamenti ai partiti. Molinella socialista democratica non viene toccata e mantiene la sua forza.
1995 – Elezioni comunali. La lista civica guidata da socialdemocratici e alleati viene superata dall’avversa lista innaturale di sinistra-centro che sfrutta l’anziano medico del paese a candidato sindaco.
1997 – 1998 – Nasce un nuovo soggetto politico, Socialisti Democratici Italiani (S.D.I.), al quale aderisce anche l’U.S.M., che però non rimarcando con forza la propria autonomia dai post-comunisti non incontra il favore dell’elettorato socialdemocratico.
2002 – Muore Anselmo Martoni, per oltre mezzo secolo leader del Movimento molinellese.
2002 – 2004 – Il Movimento molinellese continua ad essere radicato nel territorio molinellese e nelle elezioni comunali del 2004, grazie ad una intesa con altre forze democratiche, riconquista la municipalità. Il socialdemocratico Bruno Selva viene eletto Sindaco di Molinella e viene riconfermato nelle successive elezioni comunali del 2009.
Il 13 Febbraio 2011 si tiene il Congresso Comunale del’Unione Socialdemocratica Molinellese, elegge i propri organi sociali e si costituisce in Associazione con un proprio statuto.
La socialdemocrazia e il Movimento molinellese nel suo insieme continuano a rappresentare la forza centrale nel panorama politico locale.
L’11 gennaio 2015 – Ricorrenza della nascita della Socialdemocrazia di Giuseppe Saragat a Palazzo Barberini si tiene a Molinella il congresso dell’Unione Socialdemocratica Molinellese che rinnova i propri organismi.
Bibliografia
Molinella: alle fonti della fede, Ufficio Stampa del Partito Socialista Unitario, Roma, Tipografia Luigi Morara, 1924
Giuseppe Massarenti. Apostolato e Opera, Enrico Bassi; presentazione di Rinaldo Rigola, Bologna, [s.n.], 1951
Molinella e Massarenti, immagini e storia, a cura di Natale Guido Frabboni, Molinella, Tipografia Roda, 1977
Molinella e Massarenti nel quadro delle lotte sociali in Italia. Alle radici del socialismo e della democrazia. Una rivoluzione concreta partito-sindacato-cooperative-Comune, a cura di Natale Guido Frabboni, Bologna, AGCI, Federazione di Bologna, 1980
La storia ci ha dato ragione, Molinella, Unione Socialista Molinellese, 1986
Massarenti il riformista, Giovanni Ferro, Roma, Edizioni Opere Nuove, 1990
Giuseppe Massarenti fondatore del Movimento cooperativo, sindacale e socialista riformista molinellese, Molinella, Cooperativa cultura ricreazione e turismo Giuseppe Massarenti, 2000
Giuseppe Massarenti, una vita per i più deboli, Marco Poli, Venezia, Marsilio editore, 2008
Giuseppe Massarenti e Anselmo Martoni, Molinella, Organizzazioni Operaie Autonome, 2012